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Cos’è la Vitiligine?

 

La vitiligine, una malattia depigmentante della pelle con una prevalenza stimata dello 0,5-2% nella popolazione mondiale senza predilezione etnica o di sesso. La malattia è caratterizzata dalla perdita selettiva di melanociti che si traduce in tipiche macule madreperlacee non squamose. Negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli progressi nella comprensione della patogenesi della vitiligine, che ora è chiaramente classificata come malattia autoimmune. 

La vitiligine è spesso liquidata come un problema estetico, anche se i suoi effetti possono essere psicologicamente devastanti, spesso con un notevole impatto sulla vita quotidiana, potendo anche indurre stati di ansia e depressione. Nel 2011, un consenso internazionale ha classificato la vitiligine in due forme principali: vitiligine non segmentale (NSV) e vitiligine segmentale (SV). Il termine vitiligine è stato definito per designare tutte le forme di NSV (comprese le varianti acrofacciale, mucosale, generalizzata, universale, mista e rara). Distinguere la forma segmentale da altri tipi di vitiligine  è stato necessario per le sue implicazioni prognostiche diverse che le due forme hanno.

Una malattia multifattoriale

La vitiligine SV può verificarsi in età più giovane rispetto alla NSV: prima dell’età di 30 anni nell’87% dei casi e prima dei 10 anni nel 41,3%. 

La vitiligine è una malattia multifattoriale caratterizzata da perdita di melanociti funzionali. Sono stati proposti molteplici meccanismi per la distruzione dei melanociti. Questi includono risposte genetiche e autoimmuni, stress ossidativo, generazione di mediatori infiammatori e meccanismi di distacco dei melanociti. Sia il sistema immunitario adattativo che innato sarebbero coinvolti e per la partecipazione di più fattori nella sua insorgenza si parla di “ teoria della convergenza o dell’integrazione”.
La predisposizione genetica è importante in quanto circa il 20% dei pazienti affetti da vitiligine ha almeno un parente di primo grado affetto da vitiligine e il rischio relativo di vitiligine per i parenti di primo grado è aumentato da 7 a 10 volte. I gemelli monozigoti hanno un tasso di concordanza del 23%, il che ne sottolinea l’importanza di ulteriori fattori stocastici o ambientali nello sviluppo della vitiligine.

La diagnosi

La diagnosi di vitiligine è spesso immediata e solo raramente necessita di biopsia cutanea. La diagnosi può essere facilitata dall’uso della lampada di Wood, in quanto la pelle quando esposta a questi raggi UVA, emette in corrispondenza delle chiazze di vitiligine una fluorescenza brillante bianco blu. La dermatoscopia può essere utilizzata per differenziare la vitiligine da altri disturbi depigmentanti grazie alla pigmentazione perifollicolare residua e la presenza di teleangectasie, che sono assenti in altri disturbi di ipopigmentazione. Ancora più importante, può essere utile per valutare l’attività della malattia nella vitiligine e lo stadio evolutivo.

I Trattamenti

Il trattamento della vitiligine è ancora uno dei Fototerapia UVB 311 più difficili in dermatologia. Un passo importante nella gestione della vitiligine è innanzitutto riconoscere che non è una malattia puramente estetica e che vi sono trattamenti sicuri ed efficaci. Questi trattamenti includono la fototerapia, immunosoppressori topici e sistemici e tecniche chirurgiche, che insieme possono aiutare ad arrestare la malattia, a stabilizzare le lesioni depigmentate e a stimolare la repigmentazione. 


La scelta del trattamento dipende da diversi fattori tra cui: il sottotipo della malattia, l’estensione, la distribuzione e l’attività della malattia, nonché l’età del paziente, il fototipo, l’effetto sulla qualità della vita e la motivazione al trattamento. Rispondono il viso, il collo, il tronco e le estremità medie meglio per la terapia, mentre le labbra e le estremità distali sono più resistenti.


Presso il nostro studio Panderma disponiamo di FOTOTERAPIA UVB A banda stretta  311 nm sia terapia distrettuale che a cabina. La fototerapia è tra le terapie migliori nel trattamento della vitiligine. Dopo una accurata visita dermatologica è possibile stabilire la migliore terapia per guarire dalla vitiligine tenendo ben presente tuttavia che il tempo minimo prima di riosservare la repigmentazione è di 3 mesi.

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