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Botox

La tossina botulinica è una proteina che permette di agire sui muscoli mimici del volto bloccandoli in modo transitorio e riducendo la formazione delle rughe di espressione. 

La tossina botulinica è stata utilizzata per decenni in campo neurologico per prevenire gli spasmi neuromuscolari e in ambito oculistico per correggere lo strabismo. Negli Stati Uniti fu utilizzata per la prima volta negli anni 80. In Italia la tossina è autorizzata per uso estetico dal 2004. 

 

Come si usa il botox?

Si inietta con aghi piuttosto sottili in punti precisi della parte superiore del volto e a volte nella parte inferiore del volto (indicazione off label) Non vi è necessita di anestesia prima delle iniezioni e le punture sono poche ed in punti precisi, generalmente non sono dolorose e non lasciano postumi. 

 

Quando si vede il risultato?

L’effetto di rilassamento dei muscoli mimici e di attenuazione delle rughe inizia dopo una settimana circa e dura dai 3 ai 6 mesi. La durata è molto condizionata dalla mimica facciale del soggetto.

 

Il Botox può non funzionare?

Sì, in alcuni casi il paziente potrebbe avere sviluppato anticorpi antibotox e pertanto il botox potrebbe non funzionare. Oggi sappiamo che oltre agli anticorpi anche altri fattori potrebbero influenzare l’azione del botox, tra questi i livelli di zinco. L’uso dei seguenti farmaci aumenta la perdita di zinco dal corpo o interferisce con il suo assorbimento: aspirina, azidothimidine, zidovudine; captopril; enalapril; contraccettivi orali contenenti estrogeno; penicilline; alcuni tipi di diuretici. Il medico dovrà tenere presente la lista dei farmaci del paziente prima del trattamento.

 

Posso migliorare o prolungare l’effetto del botox?

Aumentare e monitorare i livelli di zinco nell’organismo solo attraverso la dieta può risultare molto difficile. Il problema dell’assorbimento di zinco è in gran parte dovuto al fatto che molti cibi, come i cereali, i legumi e quelli ricchi di fibre, pur contenendo alte percentuali di zinco, contengono anche i fitati. Si tratta di un gruppo di composti contenenti fosfato, che, secondo uno studio pubblicato sul The Journal of Nutrition, ostacola l’assorbimento dello zinco. I fitati, come le fibre alimentari, non vengono digerite dal corpo, si “legano” saldamente allo zinco nel tratto intestinale e ne causano una facile espulsione dall’organismo, inibendo l’assorbimento di diversi minerali, in particolare lo zinco (anche il ferro e il magnesio). Per tale motivo un integratore che contenga zinco deve essere coniugato con una fitasi, enzima in grado di degradare i fitati che ostacolano l’assorbimento dello zinco. Negli Stati Uniti è disponibile un integratore che si somministra 4 giorni prima del trattamento con Botox   a base di zinco e fitasi, enzima che distrugge i fitati. Tale integratore aumenterebbe l’efficacia e la durata del botox di circa il 30%.

 

Cosa fare dopo il trattamento?

Si sconsiglia di massaggiare la parte e di assumere posizioni prolungate con la testa in giù per evitare diffusioni della tossina in zone non desiderate.

 

In quali altre condizioni si usa il botox?

Si può usare per correggere il terzo inferiore del volto e l’ipetrofia del massetere spesso associato a Bruxismo e a problemi dell’articolazione temporo-mandibolare. L’uso in questa regione affina esteticamente il contorno del viso allungandolo.

Il botox si puo usare anche per effettuare un lifting del collo (Nefertiti lift) agendo sul rilasciamento del platisma, il principale muscolo del collo.

La tossina infine si può usare per correggere le dimensioni del naso, affinandolo, per correggere il gummy smile (sorriso gengivale).

Il botox è oggi ampiamente utilizzato nella tecnica del microbotox. In questo caso una fiala di botox è diluita generalmente con fiale biorivitalizzanti ed è iniettato con micro ponfi su tutto il viso per distendere le rughe più sottili. Il microbotox trova anche indicazioni per le pelli a tendenza sebacea per ridurre i pori, nell’acne per ridurre le dimensioni delle cisti, e nella rosacea per ridurre il rossore.

Un’altra indicazione all’uso del botox è l’iperidrosi, ovvero l’eccessiva sudorazione a livello di volto, ascelle, mani e piedi. Il meccanismo di azione è rappresentato dall’inibizione dell’attività delle ghiandole sudoripare per un tempo medio di 6/8 mesi per le ascelle, e 3-4 mesi per mani e piedi.


Che differenza c’è tra botox e filler?

Il filler è generalmente una sostanza, per lo più acido ialuronico, che una volta iniettato, permette di riempire le rughe e di correggere le rughe statiche ovvero presenti a riposo. I filler spesso hanno anche una azione biorivitalizante e di stimolo sulla generazione di nuovo collagene.

La tossina botulinica non riempie le rughe ma agisce sui muscoli mimici facciali e sulle rughe quindi dinamiche. Non ha una azione biostimolante la sintesi del collagene ma anzi come possibile effetto può indurre secchezza della pelle, in quanto blocca la secrezione sudoripara e in parte influisce anche su quella sebacea. la cute pertanto dopo il botox potrebbe risultato più secca ed andrà idratata in modo maggiore rispetto a prima del trattamento.

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