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Iperidrosi

L’iperidrosi è il termine che indica la sudorazione eccessiva non associate al caldo o all’esercizio. La persona con iperidrosi riferisce di bagnare letteralmente i propri vestiti o che gocciola sudore dalle proprie mani. È chiaro che un tale quadro crea estremo imbarazzo e disagio nella vita sociale di tutti i giorni. 

Il paziente con iperidrosi deve essere studiato prima di iniziare un trattamento. Vanno escluse cause organiche che potrebbero giustificare la sudorazione eccessiva.  Può essere necessario effettuare esami di laboratorio quali esami del sangue  e delle urine ed esami per escludere una tiroide iperattiva (ipertiroidismo) o alterazioni del metabolismo glucidico (ipoglicemia).

Nel caso di individui con una patologia sottostante, questa nella maggior parte dei casi può essere trattata con risoluzione dell’iperidrosi. 

 

Test allo Iodio

È a volte utile eseguire il Test allo iodio (Iodine Starch test). Si applica una soluzione contenente iodio nelle zone con eccessiva sudorazione. Dopo che la soluzione si è asciugata si applica dell’amido. La combinazione delle due sostanze risulterà in una colorazione blu laddove vi è sudorazione eccessiva.


Tipologie di Trattamento

Se non viene individuate nessuna causa, si discuterà il miglior trattamento tra i seguenti:

  • Prescrizione di antiperspiranti.  Si possono prescrivere anti-perspiranti che contengono sali di alluminio che vanno applicati su pelle asciutta  prima di coricarsi  e che verranno risciacquati  al mattino. Tali prodotti possono essere irritanti.
  • Prescrizione di creme con principi terapeutici.  Il medico può decidere di prescrivere creme che contengano glicopirrolato. L’applicazione di queste creme è efficace ma possibili effetti collaterali sono irritazione cutanea e bocca secca.
  • Farmaci con azione di blocco delle fibre nervosa. Alcuni farmaci per bocca possono bloccare i nervi che stimolano le ghiandole sudoripare a funzionare in modo eccessivo. I possibili effetti collaterali di questi farmaci sono bocca secca, visione offuscata e problemi urinari.
  • Antidepressivi. Alcuni farmaci antidepressivi possono ridurre la sudorazione e spesso agiscono anche sull’ansia associate all’iperidrosi.
  • Iniezioni di Tossina Botulina. Il trattamento con la tossina botulinica è di bloccare le fibre nervosa che innervano le ghiandole sudoripare e bloccare la sudorazione. La procedura è molto efficace ed il dolore delle iniezioni può essere ridotto al minimo con l’applicazione in occlusiva di una crema anestetica prima della procedura e applicando ghiaccio e anestesia vibratoria durante l’esecuzione del trattamento. L’effetto delle iniezioni si osserverà dopo alcuni giorni e potrà durare fino a 6 mesi, dopodiché andrà ripetuto. Un possibile effetto collaterale è la debolezza muscolare nell’area trattata, reversibile.
  • Iontoforesi. La iontoforesi è un trattamento efficace per l’iperidrosi e consiste nell’immergere mani o piedi in un contenitore con acqua mentre viene applicata una leggera corrente elettrica nel contenitore. I dispositivi sono disponibili presso lo studio medico e il paziente viene educato all’uso del dispositivo che potrà poi acquistare in autonomia ed usare al proprio domicilio. Il trattamento dura generalmente 20 minuti e va ripetuto da 2 a 3 volte a settimana. Una volta ridotta la sudorazione si può passare ad un trattamento a settimana, come mantenimento.
  • Terapia con microonde. Un dispositivo manuale rilascia energie a microonde in grado di distruggere le ghiandole sudoripare nel cavo ascellare. Il trattamento dura 20/30 minuti. I possibili effetti collaterali sono alterazioni della percezione cutanea e fastidio della zona trattata. Gli effetti collaterali a lungo termine non sono ancora noti.
  • Patch per iperidrosi (Brella TM). Da Aprile 2023 negli USA è disponibile un dispositivo in cerotto che può applicare solo il medico specialista. Il cerotto si applica generalmente ai cavi ascellari per 3 minuti  e funziona tramite il sistema TAT (Target Alkali Thermolysis). Il principio è quello secondo il quale si genera calore quando il sodio incontra l’acqua. In pratica l’interazione tra l’acqua del sudore e il sodio nel patch genera una certa quantità di calore che causa un danno micro termico alle ghiandole sudoripare e queste vengono inattivate per un certo tempo. Si tratta di un processo non invasivo, che non comporta iniezioni. Il risultato può durare dai 2 ai 4 mesi. Non sono riportati effetti collaterali, se non un leggero rossore ed edema che risolvono  in massimo una decina di giorni.
  • Rimozione delle ghiandole sudoripare. Si può eseguire una rimozione superficiale delle ghiandole (curettage), o una loro aspirazione (liposuzione) o procedere alla combinazione delle due tecniche (suction curettage).
  • Simpatectomia.  Si tratta della rimozione chirurgica dei nervi spianali che controllano la sudorazione. È un intervento di chirurgia generale che deve essere eseguito da chirurghi specializzati in questa procedura. Un possibile effetto collaterale è la sudorazione eccessiva permanente in altre aree corporee che non siano le mani o le ascelle (sudorazione compensatoria). Oggi esiste la possibilità di interrompere il segnale nervoso senza rimuovere il nervo simpatico ma con il solo clampaggio delle fibre nervose (simpatotomia),  e questo riduce il rischio di sudorazione eccessiva compensatoria.
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