La terapia fotodinamica (PhotoDynamic Therapy , PDT)

La terapia Fotodinamica è una forma speciale di fotochemiotherapia. Sulla cute si applicano sostanze foto sensibilizzanti che si concentrano nel tumore o nel tessuto infiammato e che sono successivamente attivate dalla luce emessa da una lampada il cui spettro di emissione corrisponde a quello di attivazione delle sostanze foto sensibilizzanti applicate.

Che sostanza di usa nella PDT?

La sostanza impiegata in dermatologia è l’ALA , acido alpha aminolevulinico, un metabolita intermedio nel metabolismo delle porfirine. La sostanza è applicata in occlusiva e deve essere tenuta per 4 ore sulla parte interessata.

L’ALA è quindi assorbito dalle cellule tumorali cutanee e la zona viene allora irradiata con una luce rossa di 630 nm che induce la distruzione delle cellule tumorali e dell’endotelio dei vasi che irrorano il tumore. L’applicazione della luce dura 15-20 minuti.

Per quali patologie dermatologiche è indicata la PDT?

E’ indicata nel trattamento delle cheratosi attiniche (precancerosi), dei carcinomi basocellulari superficiali, dei carcinomi squamo cellulari superficiali, per il morbo di Bowen.

E’ necessario ripetere il trattamento? Vi sono effetti collaterali?

A volte sono necessarie più sessioni distribuite in un paio di mesi. La tecnica è lievemente dolorosa e può essere necessario applicare creme anestetiche o somministrare blandi analgesici per via orale. La guarigione avviene passando per una fase crostosa che dura circa 10-15 giorni. La pelle resta anche fotosensibile per i primi giorni e va adeguatamente protetta. I risultati della terapia fotodinamica sono nella maggior parte dei casi eccellenti e quando rispettate le giuste indicazioni permette di evitare l’intervento chirurgico.